k+a 2021.1 : Architektur für die Gesundheit | L’architecture au service de la santé | Architettura per la salute | ISBN 9783037977255

k+a 2021.1 : Architektur für die Gesundheit | L’architecture au service de la santé | Architettura per la salute

von Michael Leuenberger
Buchcover k+a 2021.1 : Architektur für die Gesundheit | L’architecture au service de la santé | Architettura per la salute  | EAN 9783037977255 | ISBN 3-03797-725-6 | ISBN 978-3-03797-725-5

k+a 2021.1 : Architektur für die Gesundheit | L’architecture au service de la santé | Architettura per la salute

von Michael Leuenberger
Quando pensiamo agli ospedali, ci coglie una sensazione di disagio, soprattutto dopo un anno di pandemia. Non sono luoghi dove ci piace trascorrere il tempo, non è all’eccellenza creativa che associamo l’incarico di costruire, ma alla monotonia. Le cliniche sono macchine sanitarie tecnologicamente molto avanzate con corridoi infiniti il cui obiettivo è consentire ai processi di compiersi senza soluzione di continuità. Le persone vengono qui accompagnate affinchè possano guarire. Il fatto che molti di questi edifici realizzati negli anni Sessanta e Settanta si stiano deteriorando sta dando una spinta incredibile alla costruzione di ospedali in Svizzera: in questo momento sono in fase di pianificazione e realizzazione una settantina di progetti per nuovi edifici o ampliamenti di quelli esistenti. Con il motto «Healing Architecture », è ormai stata accolta l’intuizione che un’architettura a misura d’uomo con vista sul paesaggio e l’impiego di materiali naturali come il legno siano fondamentali per il processo di guarigione. Allo stesso tempo, si pone la questione di cosa fare con gli edifici esistenti: a Basilea, la conversione dell’ospedale Felix Platter in una «casa di comunità» con una cooperativa abitativa. Maggiori informazioni a tale proposito in questo numero. L’affascinante questione di come le scoperte mediche e scientifiche ispirino e influenzino un progetto edilizio si può cogliere dalla grande varietà di articoli in questo numero: dai sanatori di Leysin al «Palazzo per l’oftalmologia» di Zurigo.