k+a 2021.4 : Architektur für die Wissenschaft | Architecture pour la science | Architettura per la scienza | ISBN 9783037977286

k+a 2021.4 : Architektur für die Wissenschaft | Architecture pour la science | Architettura per la scienza

von Michael Leuenberger
Buchcover k+a 2021.4 : Architektur für die Wissenschaft | Architecture pour la science | Architettura per la scienza  | EAN 9783037977286 | ISBN 3-03797-728-0 | ISBN 978-3-03797-728-6

k+a 2021.4 : Architektur für die Wissenschaft | Architecture pour la science | Architettura per la scienza

von Michael Leuenberger
Gran parte delle scienze esatte si sviluppa partendo dall’osservazione dei fenomeni naturali. Le ipotesi sul funzionamento del nostro universo vanno analizzate in modo scrupoloso e verificate in condizioni il più possibile affidabili. Un’architettura ideata su misura è pertanto imprescindibile per la pratica scientifica. Ma come si presentano gli edifici dedicati alla scienza? La domanda ha dato spunto a questo numero di Arte+Architettura in Svizzera.
Il percorso che vi invitiamo a seguire in queste pagine è piuttosto insolito e conduce attraverso laboratori, osservatori astronomici, centri per il calcolo ad alte prestazioni e stazioni meteorologiche. L’architettura di questi edifici soddisfa esigenze puntuali e proprio in questo risiede il suo fascino. Se da un lato troviamo strutture rigorose e talora standardizzate che ne garantiscono l’efficienza funzionale, dall’altro incontriamo costruzioni più «amabili», quali l’Istituto di chimica organica di Basilea: un esempio riuscito di cultura di tutti i giorni.
L’architettura degli osservatori – tra i quali il Pavillon Hirsch a Neuchâtel e l’osservatorio astronomico Urania a Zurigo – e le loro infrastrutture variano come il cielo notturno e le sue costellazioni. Eppure il loro scopo è sempre quello di catturare gli eventi cosmici grazie all’impiego di strumenti e misurazioni complesse; in questo numero sono stati affrontati in due modi: da un lato nell’ottica dell’astrofisico, che si esprime in termini scientifici e storici; dall’altro con lo sguardo dell’architetto.
Sarebbero degni di nota anche i laboratori situati nelle viscere delle montagne, che filtrano le radiazioni cosmiche indesiderate, ma la loro tipologia esulerebbe dal contesto di questo numero – abbiamo quindi preferito rimanere in superficie!