k+a 2022.2 : Ephemere Architektur | Architecture éphémère | Architettura effimera | ISBN 9783037978054

k+a 2022.2 : Ephemere Architektur | Architecture éphémère | Architettura effimera

von Michael Leuenberger
Buchcover k+a 2022.2 : Ephemere Architektur | Architecture éphémère | Architettura effimera  | EAN 9783037978054 | ISBN 3-03797-805-8 | ISBN 978-3-03797-805-4

k+a 2022.2 : Ephemere Architektur | Architecture éphémère | Architettura effimera

von Michael Leuenberger
L’effimero è una costante nella storia dell’architettura: sia in relazione a manifestazioni celebrative, festival ed esposizioni, sia nell’ambito delle costruzioni ausiliarie per la realizzazione di ponti, o come soluzione abitativa temporanea. Il fascino di queste costruzioni risiede proprio nella loro limitata durata di vita e di utilizzo, nella sfida che pongono agli architetti, ai pianificatori, agli artisti e alle maestranze coinvolte. Le origini di queste tipologie architettoniche, così diverse fra loro, risalgono forse alle nostre radici nomadi ovvero alla tenda – l’esempio per eccellenza di «costruzione volante».
Per questo numero le nostre autrici e i nostri autori ci hanno fornito un’interessante selezione di esempi, che dimostrano come a dispetto della sua complessità l’architettura effimera sia ricorrente e di un certo rilievo. Ogni epoca esprime attraverso il manufatto effimero la propria idea di celebrazione, materializzandola con i mezzi tecnici a disposizione. Il carattere evanescente e ludico di queste costruzioni soddisfa un’esigenza sperimentale e invita a riflettere sullo spazio pubblico e sulla partecipazione sociale.
La storia del Locarno Film Festival rivela in modo esemplare come dal 1946 a oggi questo evento funzioni come un laboratorio urbano e come campo di sperimentazione. L’Esposizione nazionale svizzera del lavoro femminile (Saffa) del 1958, dal canto suo, documenta come il gruppo di lavoro presieduto da Annemarie Hubacher abbia sfruttato al meglio l’esigua disponibilità finanziaria per creare la cornice architettonica di questo evento valendosi di notevole ingegno, di materiali economici e di elementi edili riciclati, all’insegna di un’attitudine minimalista.