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Buchcover - Sculacciata al Ragazzo - ISBN 978-3-384-65143-3
Backcover - Sculacciata al Ragazzo - ISBN 978-3-384-65143-3
Autorenbild - Sculacciata al Ragazzo - ISBN 978-3-384-65143-3
Il mio gruppo di lettori target è composto principalmente da donne adulte, generalmente tra i 25 ei 50 anni, che cercano una lettura avvincente e stimolante che esplori tematiche legate all'intimità, alla passione e alla scoperta personale. Queste donne possono essere in una fase della loro vita in cui stanno riconsiderando le loro relazioni e desideri, o semplicemente cercano un'esperienza di lettura emozionante e sensuale che le trasporti in un mondo di desiderio e piacere.
Uomini veri, odore di pelle e polvere, silenzi che pesano più delle parole. In Sculacciata al Ragazzo, Manuel García ci porta dentro stanze chiuse e angoli dimenticati, dove il desiderio non si annuncia, esplode. I suoi racconti sono pugni nello stomaco e carezze sulla carne viva: storie di uomini ruvidi, affamati, che si sfiorano, si sfidano, si prendono.
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, siamo nella Sydney del 1969, tra i fumi illegali dei saloni a pagamento. Jack ha diciott’anni e un corpo giovane che gli uomini comprano. Ma quella sera, al piano di sopra, lo attende qualcosa di diverso: un cliente con la cintura stretta tra le mani e uno sguardo che non accetta risposte.
«Vuoi i miei pantaloni su o giù?», domandai. «Cosa ne pensi?», ringhiò lui. Il cuoio fischiò nell’aria. Poi, silenzio. Solo il respiro caldo sul collo e la pelle che brucia ancora.
Non sempre il piacere cerca consenso. A volte ti sceglie. Ti marca. E non ti lascia più andare.
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, siamo nella Sydney del 1969, tra i fumi illegali dei saloni a pagamento. Jack ha diciott’anni e un corpo giovane che gli uomini comprano. Ma quella sera, al piano di sopra, lo attende qualcosa di diverso: un cliente con la cintura stretta tra le mani e uno sguardo che non accetta risposte.
«Vuoi i miei pantaloni su o giù?», domandai. «Cosa ne pensi?», ringhiò lui. Il cuoio fischiò nell’aria. Poi, silenzio. Solo il respiro caldo sul collo e la pelle che brucia ancora.
Non sempre il piacere cerca consenso. A volte ti sceglie. Ti marca. E non ti lascia più andare.
