
Il volume offre una nuova lettura della «Biopolitica» dell’immigrazione. Negli ultimi anni, le Istituzioni Europee e gli Stati membri hanno esitato nel governo della crisi dei rifugiati e nel definire una comune strategia sull’immigrazione. Il dibattito politico è stato spesso condizionato solo da un approccio «securitario». Soluzioni sono state sovente implementate in una prospettiva di «stato di eccezione», nel quadro delle tradizionali politiche di sicurezza e ordine pubblico. È questa la fisionomia ineluttabile della «governamentalità» dell’immigrazione nel XXI secolo? Il punto di partenza della riflessione dei curatori è stato il proposito di una nuova lettura della «Biopolitica» dell’immigrazione, stabilendo un dialogo tra giuristi e studiosi di politiche culturali con economisti, filosofi, storici, geografi, architetti sui temi chiave quali cittadinanza, diritti fondamentali, eguaglianza, multiculturalismo, inculturazione, sicurezza, welfare, inclusione.